lunedì 19 marzo 2012

Caro San Giuseppe!!!!


Per me è sempre stata festa grande sia religiosa che familiare perchè i miei nonni materni si chiamavano Giuseppe e Giuseppina; mio papà Giuseppe come uno zio e per finire mio cugino che tutti chiamiamo Pino.
Hanni fà lo stato italiano cancellò come festa il giorno di San Giuseppe,ma anche quelli di San Pietro e Paolo, Il Corpus Domini, L'Ascensione e l'Epifania, recentemente riammessa.
Non è stata cancellata la festa religiosa.Per me più importante.
Comunque tanti ricordi in questo giorno tornavamo al paese in Piemonte per festeggiare tutti insieme. La Messa e poi il pranzo con i ravioli immancabili e la torta e al pomeriggio frisceui che finivano in un attimo e poi giochi e chiacchiere.

sabato 10 marzo 2012

Sono tornata!!Da un pò non posto più nulla.
Non che mi sia stancata, ma tra canale Yutube, gruppi in Facebook, fare un pò di compagnia ai miei genitori, più la mia famiglia, ho lasciato un pò in disparte il blog che in questa versione mi dà poca soddisfazione.  Forse anche per colpa mia. 
Ho voluto dare al blog una direzione più religiosa eliminando o  riducendo le altre notizie: ho sorvolato sul festival, sulla morte di Lucio Dalla, sulla festa della donna.
Ma se ne è parlato anche troppo come troppo si è parlato della nave Concordia e del gelo.
Bene mando a voi care amiche un abbraccio a Franca, Bruna e Fiore GRAZIE!!!!!!!!! 
Sab. Vangelo Lc 15,1-3.11 32 In quel tempo, si avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20Partì e si incamminò verso suo padre.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.





 Ancora oggi quanti sono quelli che al Padre terreno chiedono l'anticipo sull'eredità. Anche io tante volte, spreco ciò che il Padre Celeste mi dona. Vado lontano da Lui, perchè voglio vedere cosa c'è oltre il mio orizzonte,ma poi, sempre, mi prende la vergogna e la nostalgia e torno, dove sò di essere amata da sempre e per sempre.