lunedì 19 marzo 2012

Caro San Giuseppe!!!!


Per me è sempre stata festa grande sia religiosa che familiare perchè i miei nonni materni si chiamavano Giuseppe e Giuseppina; mio papà Giuseppe come uno zio e per finire mio cugino che tutti chiamiamo Pino.
Hanni fà lo stato italiano cancellò come festa il giorno di San Giuseppe,ma anche quelli di San Pietro e Paolo, Il Corpus Domini, L'Ascensione e l'Epifania, recentemente riammessa.
Non è stata cancellata la festa religiosa.Per me più importante.
Comunque tanti ricordi in questo giorno tornavamo al paese in Piemonte per festeggiare tutti insieme. La Messa e poi il pranzo con i ravioli immancabili e la torta e al pomeriggio frisceui che finivano in un attimo e poi giochi e chiacchiere.

sabato 10 marzo 2012

Sono tornata!!Da un pò non posto più nulla.
Non che mi sia stancata, ma tra canale Yutube, gruppi in Facebook, fare un pò di compagnia ai miei genitori, più la mia famiglia, ho lasciato un pò in disparte il blog che in questa versione mi dà poca soddisfazione.  Forse anche per colpa mia. 
Ho voluto dare al blog una direzione più religiosa eliminando o  riducendo le altre notizie: ho sorvolato sul festival, sulla morte di Lucio Dalla, sulla festa della donna.
Ma se ne è parlato anche troppo come troppo si è parlato della nave Concordia e del gelo.
Bene mando a voi care amiche un abbraccio a Franca, Bruna e Fiore GRAZIE!!!!!!!!! 
Sab. Vangelo Lc 15,1-3.11 32 In quel tempo, si avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. «Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. 14Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. 16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; 19non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20Partì e si incamminò verso suo padre.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.





 Ancora oggi quanti sono quelli che al Padre terreno chiedono l'anticipo sull'eredità. Anche io tante volte, spreco ciò che il Padre Celeste mi dona. Vado lontano da Lui, perchè voglio vedere cosa c'è oltre il mio orizzonte,ma poi, sempre, mi prende la vergogna e la nostalgia e torno, dove sò di essere amata da sempre e per sempre.




mercoledì 8 febbraio 2012

Meditiamo e lasciamoci illuminare dalla Parola di Dio.

Giov.Vangelo Mc.7,24-30 ...Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro,appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi.Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.Ed egli le rispondeva:"Lascia prima che si sazino i figli,perchè non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". Ma lei gli replicò:Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le bricciole dei figli.Allora le disse:Per questa tua parola, và:il demonio è uscito da tua figlia.



 Gesù dimostra ancora una volta la sua grande bontà (è Bontà e Giustizia infinite) nell'accontentare la richiesta di questa mamma che lo prega con tanta Fede. Ha fiducia in Gesù. Non è una israelita. E' pagana, ma così piena di fiducia in lui e di amore verso la figlia che non si lascia intimorire dalle prime reazioni "negative" di Gesù. non "molla la presa" e risponde a tono e ottiene il miracolo desiderato. Questa donna mi insegna ad avere fiducia anche quando tarda ad arrivare la risposta; a continuare a credere nonostante tutto. Signore io credo,ma aumenta la mia Fede.

giovedì 12 gennaio 2012

La Tua Parola è Luce ai miei passi: espandiamo la luce!



Vener. Vangelo Mc.2,1-12 ...si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Gesù vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati".Erano seduti là alcuni scribi e pensarono in cuor loro:"Perchè costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?". E subito Gesù,conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sè, disse loro:"Perchè pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile:dire al paralitico"Ti sono perdonati i peccati" oppure dire:"ALZATI,prendi la tua barella e cammina?.

In questo caso, come nel caso del paralitico fatto scendere dal tetto è la fede dei portatori,, che accompagnano i malati a "provocare" il miracolo. Gesù è Dio e ha il potere di guarire,ma ha anche un potere più grande della guarigione fisica: Perdona i peccati. Questo è uno scandalo per chi si ferma all'apparenza e vede solo un giovane Rabbì che viene da Nazareth. Con il perdono dei peccati, Gesù guarisce la nostra Anima paralizzata facendola volare. Grazie Gesù!

mercoledì 11 gennaio 2012

Divulghiamo la Parola

Giov. Vangelo Mc.1,40-45 ...venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginicchio e gli diceva:"Se vuoi, puoi purificarmi!".Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse:"Lo voglio,sii purificato!". E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse:"Guarda di non dire niente a nessuno;và, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che mosè ha prescritto, come testimonianza per loro".


 
Tra i più grandi doni che Gesù ci ha fatto c'è la Confessione; entriamo che siamo lebbrosi, immondi e inguardabili e dopo usciamo candidi come colombe.«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto diventeranno bianchi come neve, se fossero rossi come porpora diventeranno come lana » (Is 1:18). La fede in Gesù libera il lebbroso dalle sue piaghe; la nostra fede in Lui ci libera dalla lebbra del peccato e ci ridona la vita e l'amicizia con Dio Padre buono e misericordioso

martedì 10 gennaio 2012

Condividete senza paura la Parola che illumina la nostra vita.



Merc. Vangelo Mc 1,29-39 ...La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni.Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e uscito, si ritirò in un luogo deserto,e là pregava.

 Mi piace come la suocera di Pietro,appena guarita si mette a servire Gesù e i suoi. In questo brano si vede la grande disponibilità e il grande amore che Gesù ha per la gente. E' il tramonto e Gesù seduto fuori della casa della suocera di Pietro,accoglie e guarisce molti ammalati e indemoniati. Gesù sarà cercato da altri malati, da altri bisognosi e affamati. Dove trova Gesù la forza per tutto ciò? Nella preghiera lunga , solitaria e notturna col Padre

sabato 7 gennaio 2012

Non stanchiamoci della Parola; amici condividete e allargate la Parola di Gesù




Battesimo di Gesù. Vangelo Mc.1,7-11 ...Ed ecco, in quei giorni,Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.E,subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come colomba.E una voce dal cielo:"TU SEI IL FIGLIO MIO,L'AMATO:in te ho posto il mio compiacimento.

 Gesù non ha paura di mischiarsi coi peccatori; è venuto per noi. Come tanti, si mette in fila per farsi battezzare da Giovanni. Gesù non aveva bisogno del Battesimo,ma ha voluto che la sua Umanità fosse completa e "obbliga" Giovanni a battezzarlo santificando l'acqua del Giordano e il Padre pone il suo sigillo su ciò che è avvenuto.

venerdì 6 gennaio 2012

Gesù è la Luce, lasciamoci illuminare e non saremo mai nelle tenebre.

Sab. Vangelo Mt. 4,12-17.23-25 Gesù lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao,sulla riva del mare. Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire:" Convertitevi,perchè il regno dei cieli è vicino". La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati,epilettici e paralitici; ed egli li guarì.

 
Gesù inizia la sua vita pubblica. Lascia Nazareth e la Mamma e và a Cafarnao città di mare e quindi con più gente che può seguire il Maestro. Gesù è la Luce e non può rimanere nascosto, ma deve essere visto da tutti. Gesù vuole che tutti siano salvi. E' venuto per questo e per questo invita e mi invita alla conversione. A cambiare rotta a seguire non più la cometa,ma a seguire iil "Sole di giustizia che sorge dall'alto".

giovedì 5 gennaio 2012

Epifania= Manifestazione di Dio alle genti!

Il culmine del loro itinerario di ricerca fu quando si trovarono davanti “il bambino con Maria sua madre” (Mt 2,11). Dice il Vangelo che “prostratisi lo adorarono”. Avrebbero potuto rimanere delusi, anzi, scandalizzati. Invece, da veri sapienti, sono aperti al mistero che si manifesta in maniera sorprendente; e con i loro doni simbolici dimostrano di riconoscere in Gesù il Re e il Figlio di Dio. Proprio in quel gesto si compiono gli oracoli messianici che annunciano l’omaggio delle nazioni al Dio d’Israele.
(BENEDETTO XVI)
Epifania del Signore Vangelo Mt.2,1-12...Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo:"Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perchè anch'io venga ad adorarlo.Udito il re,essi partirono. Ed ecco,la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.Al vedere la stella ,provarono una gioia grandissima.
 
 Erode,con perfida doppiezza, cerca Gesù per eliminarlo, perchè ha paura di perdere il regno e il potere. Gesù è Re,ma non di questo mondo. Lo sanno bene i Santi Magi che seguono la Stella e portano i doni degni di un Re. Oro,Incenso e Mirra e poi si inchinano ad Adorarlo.

mercoledì 4 gennaio 2012

SEGUIAMO GESU' incominciando dalla meditazione della Sua Parola che è Luce e Cibo.

Giov.Vangelo Gv. 1,43-51 In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse:"SEGUIMI". Filippo era di Betsàida ,la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaèle e gli disse:"Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella legge, e i Profeti:Gesù,il Figlio di Giuseppe, di Nàzaret.Natanaèle gli disse:Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?". Filippo gli disse:"Vieni e vedi".


 Chiunque incontra Gesù non può tenere per sè questa scoperta; è così straordinaria, unica e meravigliosa che vuole condividerla con altri. Così Andrea con Simon Pietro; Filippo con Natanaele; così i tanti miracolati da Gesù che raccontano alle persone il fatto anche se Gesù glielo aveva proibito. Così noi nel nostro piccolo.

Il Santo dell'anno "Chiedete attraverso i vostri santi protettori, affinchè vi aiutino a crescere nell'amore verso Dio." (Medjugorje 25/7/02)

http://www.innamorati-di-maria.it/ilsantodellanno.htm#top


Cari amici, anche quest'anno, come da tradizione in Innamorati di Maria, vi proponiamo la bella pratica in uso in diverse comunità religiose di scegliere un Santo Patrono per l'anno appena iniziato. Il santo dell'anno!
 
Suor Emmanuel di Medjugorje ci spiega di cosa si tratta:

"La nostra Comunità delle Beatitudini ha una bellissima tradizione che favorisce il suo legame con la Chiesa celeste.  All'alba di ogni anno nuovo chiediamo a un Santo di sceglierci e lui avrà il compito di occuparsi molto bene di noi durante tutto l'anno. Per sapere quale Santo dell'anno ci ha scelti, preghiamo e, dopo aver invocato lo Spirito Santo, facciamo passare un cesto pieno di pezzettini di carta accuratamente piegati. ci sono scritti i nomi dei Santi e una frase che hanno detto o una parola che li caratterizza. Bisogna sapere che sono i Santi che ci scelgono, non noi che li scegliamo. I nomi scelti devono riguardare solamente persone morte (non "santi" che si ammirano e che sono ancora in vita). Devono essere riconosciuti dalla Chiesa: canonizzati, beati o venerabili. Nelle vite dei Santi (che la Gospa a Medjugorje ci ha raccomandato di leggere) ci sono situazioni, combattimenti, problemi e cadute in cui ognuno di noi può vedere le sue situazioni personali.  Ognuno di noi si impegni, per quanto possibile, a conoscere la vita del Santo che l'ha scelto. Cari Santi, le nostre porte vi sono aperte!" (FONTE: suor Emmanuel, MEDJUGORJE, GLI ANNI 90, pag. 311 e segg. con tagli) 
 
L'importante è pregare, affidarsi alla Mamma Celeste, invocare lo Spirito Santo e poi essere aperti.. ricordiamoci poi di non pilotare la scelta, non scartiamo il primo nome sorteggiato perché magari è di un santo sconosciuto, poiché durante l'anno avremo modo di conoscerlo e di sentire la sua protezione.
 
Ci sono tanti altri mezzi per "sorteggiare" il santo dell'anno. Si possono ritagliare i nomi da un vecchio calendario e poi pescarne uno, usare un libro dei santi da aprire in una pagina a caso. Noi vi proponiamo, in alternativa, di cliccare sul link qui sotto, naturalmente dopo aver pregato, e si aprirà una pagina casuale dedicato a un santo, il vostro santo dell'anno.
 
 
 
 
            Innamorati di Maria
 
 
 
Santo Rosario meditato

http://www.gesuemaria.it/i-nostri-libri.html





di Padre Giulio Maria Scozzaro



Potenza del Santo Rosario

Tutti siamo abituati a parlare, chi più e chi meno, chi con senno e chi a sproposito, chi per missione e chi per ingannare, comunque, tutti parliamo. C’è chi parla bene e c’è chi parla male. Ci sono coloro che parlano per adempiere il ruolo che occupano al lavoro, negli uffici e altre parti. Ma la sostanza di ciò che viene detto, determina se è un parlare buono o cattivo, se si parla per edificare o si parla per screditare una persona, per diffamare.

L’uomo cerca sempre di relazionarsi coi suoi simili, di trovare ascoltatori per esternare, per ascoltare, per fantasticare. Tutti parliamo, ma molto spesso non è si consapevoli di cosa si dice, come si dice, e se si parla solo per aprire la bocca, incuranti degli effetti che avranno quelle parole. Da qui scaturiscono litigi, cattiverie, rancori, animosità.

Quando si parla facendo attenzione alle parole che si pronunciano, manifestando così un controllo sulla propria volontà e volendo edificare chi ascolta, escono dalla bocca parole buone, degne di lode. Si parla con accortezza, senza volere offendere chi è presente o, peggio ancora, chi è assente.

Si parla di tutto, di tanti interessi. Sorprende che tra i cristiani poco si parla di Gesù e della Madonna, perché molto poco si parla con Gesù e con la Madonna. Non parlando nella preghiera con Loro due, in tanti colloqui fra umani fuoriescono parole insignificanti e inutili, dannose e imprudenti, perché manca la Luce Divina.

Sorprende che tra i cristiani non ci sia meraviglia e stupore grande per avere incontrato un Uomo straordinario come Gesù Cristo. La meraviglia porta ad una grande partecipazione alla vita di Colui che si ama. Se c’è meraviglia, la vita del cristiano è un continuo rinnovarsi, si sforzerà ogni giorno di assomigliare a Gesù, e parlerà nella giornata più con Gesù e la Madonna che con gli altri.

Al contrario, il cristiano che rimane quasi disinteressato del Vangelo che Gesù è venuto a portarci, parla di tutto e con tutti tranne che con Gesù e la Madonna. Il suo cuore è così dissipato e interessato alle cose del mondo, che il parlare con il Figlio di Dio e la Madre di Dio, lo rende noioso, insopportabile, anzi, non si interessa proprio.

Parlare del Santo Rosario, invece, è sempre una grande gioia, perché si parla del Vangelo, dall’inizio dell’Incarnazione e della vita terrena di Gesù fino alla glorificazione di sua Madre, da parte sempre di Gesù.

Non si sbaglia mai quando si parla con amore del Santo Rosario, soprattutto, quando si recita, perché permette di parlare con Gesù e con Maria.

Il Santo Rosario è l’armonia del Cielo, il canto degli innamorati della Vergine Immacolata, la gioia della meditazione del Vangelo. Il Santo Rosario è il Vangelo che diventa preghiera. Il Santo Rosario è la sintesi del Vangelo, racconta tutte le tappe principali del mistero dell’Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione di Gesù Cristo, Figlio di Dio Padre e di Maria di Nazareth.

La Madonna stessa ha parlato dell’importanza del Santo Rosario a Lourdes e a Fatima. In questi e in altri luoghi ha detto che il Santo Rosario è la preghiera che Lei gradisce più di tutte, preghiera molto efficace, potente e preghiera evangelica. Ha sempre invitato a recitarlo ogni giorno per ricevere Grazie da Lei, protezioni e il dono della sua presenza.

Per la Madonna chiedere con insistenza la recita del Santo Rosario ci sarà un motivo. La pratica costante di tutti i Santi manifesta la grande importanza della sua recita e l’insistenza con cui lo hanno diffuso fin dal 1200.

Il Beato Alano de la Roche è stato il grande divulgatore del Rosario. Egli è anche il primo ad affermare che San Domenico aveva ricevuto dalle parole della Madonna, l’insegnamento sul Santo Rosario, perché ne divulgasse la devozione. Circa le vere apparizioni che San Domenico ebbe dalla Madonna, è San Luigi Grignon di Monfort ad affermare ciò che da alcuni secoli i devoti del Rosario già sapevano. È confermato dalla Madonna in diverse apparizioni, che il primo a ricevere l’invito a recitare e a diffondere il Santo Rosario fu San Domenico e che non appena iniziò a recitarlo e a diffonderlo, le conversioni si contavano a migliaia.

Tra le altre cose, la Madonna disse a San Domenico: “Nelle tue prediche esorta a recitare il Rosario e raccoglierai grandi frutti per le anime”. Così fece il Santo, e questo spiega il pieno successo della sua predicazione.

Molti sono convinti che la recita del Santo Rosario è preghiera fuori moda e che oggi non è più proponibile. Come si ingannano! Questa convinzione lascia supporre che queste persone siano state da Dio confermate in Grazia, cioè, non possono più commettere peccati e hanno addirittura il Paradiso assicurato.

Mentre noi, poveri esuli, carichi di problemi e sofferenze, stanchi per le lotte, dobbiamo recitare la Corona del Santo Rosario ogni giorno, quasi come una condanna, per chiedere alla Madonna di ottenerci Grazie temporali e soprattutto la salvezza eterna. Questa considerazione non è reale, in quanto tutti noi, proprio tutti, viviamo nell’incertezza della destinazione dopo il Giudizio: salvezza eterna o dannazione eterna.

Dio ci ha creato per Lui, per andare tutti noi in Paradiso, ma per andare in Paradiso ci vuole la Grazia, la Grazia ce la procura Maria; per noi trovare Grazia presso Maria, dobbiamo pregare. Come? Dobbiamo pregare più con il cuore che con le labbra. Quale preghiera? La preghiera che la Madonna è venuta ad insegnarci e che preferisce di più: IL SANTO ROSARIO. Se preghi nel modo che gradisce Maria, tutto puoi ottenere, perché tutto Maria ti dà.

Tutto il bene ci viene per mezzo di Maria Santissima, tutto Lei ci dona per mezzo del Santo Rosario. È la Corona Benedetta, è la lunga Catena che lega Cielo e terra. Da una parte ci siamo noi, dall’altra Maria. Noi da qui chiediamo Grazie, Lei dal Cielo ce le dona, facendole arrivare a noi sempre attraverso questa Catena.

Col Rosario salgono a Maria le nostre preghiere, e Maria sempre per il Rosario, fa scendere le sue innumerevoli Grazie. Per questo chi non è legato a Maria per mezzo di questa dolce e mite Catena, non speri grandi aiuti. A ragione, il Beato Bartolo Longo chiamava il Rosario: “Catena dolce che ci rannoda a Dio”.

È preghiera evangelica, il compendio di tutto il Vangelo in quanto, è devozione cristocentrica. Preghiamo Gesù, meditiamo la sua vita con il Cuore della Madre, insieme alla Madre, anzi, è la Madre che in noi prega il Figlio e ci fa conoscere la vita del Figlio.

Potenza del Santo Rosario, perché Colei che viene pregata è la Madre di Dio e la Corredentrice del genere umano. Così la saluta San Giovanni Crisostomo: “Tu, o Maria, ci hai redento insieme a Gesù Cristo”. È la Innocentissima tra tutte le creature. Ella stessa si presentò così all’umile Bernardette: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Per questo “in Lei vi fu la stessa pienezza di Grazia che vi fu in Gesù, benchè in modo diverso”, afferma San Girolamo. E San Giovanni Climaco dice che “Maria è la radice da cui spuntò il Cristo, giglio delle convalli; è lo stelo su cui sbocciò il divino Fiore della salvezza, Gesù Redentore”. Perché Maria “è il candore della Luce eterna e, paragonata alla luce, viene trovata più pura”, sentenzia la Sacra Scrittura. 

Non si comprende l’immenso valore del Rosario, altrimenti ognuno ne reciterebbe decine di Corone al giorno. Nelle famiglie si reciterebbe tutti insieme, e si aspetterebbe con gioia il momento di iniziarlo, più dell’attesa dei piaceri mondani. Si reciterebbe dovunque, cercando sì di isolarci se è possibile, altrimenti la Corona in mano dovrebbe essere come incollata e girare, girare...

Il Rosario è la preghiera della famiglia, il mezzo utilissimo per riunire la famiglia, per farla crescere nel Cuore di Maria, per consacrarla ogni giorno a Lei e salvaguardarla dagli effetti devastanti delle mode e mentalità immorali di questa epoca in cui viviamo.

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Con la nostra vita cerchiamo di esere colui che indica Ecco l'Agnello di Dio.

Mar.Vangelo Gv.1,29-34 In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "ECCO l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo"

 Noi cristiani abbbiamo una grande responsabilità; con la mia vita possiamo essere colui che indica,ma anche colui che porta gli altri lontani dal Signore.

lunedì 2 gennaio 2012

meditiamo la Parola senza stancarci; nutriamo l'Anima almeno come il corpo

Mar. Vangelo Gv. 1,29-34 Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui,disse:"Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!.Egli è colui del quale ho detto:"Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perchè era prima di me".Io non lo conoscevo,ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perchè egli fosse manifestato a Israele".Giovanni testimoniò dicendo:"Ho contemplato lo Spirito discendere come colomba dal cielo e rimanere su di lui."
 Ecco l'Agnello di Dio il Battista annuncia alla folla chi è Gesù e perchè è venuto. Ecco Colui che toglie il peccato del mondo. Il Salvatore preannunciato dai Profeti è ora in mezzo a noi è l'Emmanuele il Dio con noi.

domenica 1 gennaio 2012

Luce ai miei passi è la Parola di Dio

Buon Anno con la  Parola del Signore che ci guida e illumina


SS.Basilio eGregorio- Vangelo Gv.1,19-28 Questa è la testimonianza di Giovanni,quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo:"Tu chi sei?".Egli confessò e non negò.Confessò:"Io non sono il Cristo". Allora gli chiesero:Chi sei dunque?Sei tu Elia?.Non lo sono, disse:Se tu il profeta?."No",rispose:"IO SONO VOCE DI UNO CHE GRIDA NEL DESERTO: rendete diritta la via del Signore
 
 Giovanni non ha paura di testimoniare Gesù: Confessò e non negò.
Lui non era nè il Messia nè uno dei Profeti.
Lui è la Voce solitaria che si eleva per dire al mondo che è arrivato chi libererà gli schiavi, farà parlare i muti e udire i sordi. Però prima occorre raddrizzare il nostro cuore per accoglierLo